WANDAVISION ep. 5 | IN QUESTO EPISODIO MOLTO SPECIALE alcune cose (10) sono più speciali di altre…


Con il suo quinto episodio WandaVision, la prima delle attese serie TV esclusive di Disney+, che sono parte integrante della quarta fase del Marvel Cinematic Universe (MCU), si conferma quale serie del momento: capace di portare a nuovi livelli (un po’ in tutti i sensi…) lo storytelling di questo grande universo cinematografico e televisivo, sorto sulle solide e leggendarie fondamenta della Marvel Comics.

Una serie supereroistica decisamente sui generis rispetto agli standard MCU: che combinando idee e atmosfere mistery e weird (alla Ai confini della realtà), metatelevisione e un fanservice molto intelligente (easter egg che funzionano come indizi), risulta in fondo un grande e sofisticato gioco, che sfida gli spettatori a risolvere l’enigma di questa bizzarra dimensione-sitcom, al centro della serie, sorta nella cittadina immaginaria di Westview. 

Un gioco (parola da non intendersi assolutamente in senso spregiativo) per il quale la formula della pubblicazione della serie un episodio alla settimana, svolge un ruolo invero importantissimo; e questo nonostante le critiche, decisamente superficiali e sbrigative, che alcuni spettatori hanno rivolto a Disney+ per questa scelta. Per sua natura intrinseca, una serie come WandaVision sarebbe rovinata, oserei direi bruciata dal binge watching. E sarebbe stato davvero un grande peccato…


Venendo all’episodio oggetto di questa review, In questo episodio molto speciale (nomen omen) assistiamo a un nuovo cambio di passo della serie. Sinora abbiamo avuto tre episodi (qui e qui) in forma di sitcom “pura”, che evolve stilisticamente da un decennio all’altro (di episodio in episodio) a partire dagli anni Cinquanta; e uno (il quarto) che ci ha invece mostrato il “dietro le quinte” dell’accampamento S.W.O.R.D sorto intorno a Westview per indagarne il misterioso fenomeno, introducendo Darcy Lewis (Kat Dennings) e Jimmy Woo (Randall Park), personaggi già noti del MCU, come sorta di Mulder & Scully della situazione. 

Ora, nel quinto episodio ci si assesta su quella che – presumibilmente – sarà uno standard per molti degli episodi a seguire: una formula mista, che alterna sequenze dall’universo-sitcom, giunto allo stile anni Ottanta (siamo fra Casa Keaton e Genitori in blue jeans); ad altre dall’accampamento S.W.O.R.D., dove siamo nel bel mezzo della lotta per fermare questo fenomeno assurdo e inquietante, che sembra sfuggito di mano anche alla sua demiurga Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen). Con l’alternanza tra le due dimensioni, resa efficacemente dal cambio di formato immagine. (Notevole, tuttavia, come con il passare delle "ere televisive", il mondo sit-com assomigli sempre più a quello "reale" del MCU).

E alla lotta, sempre fronte S.W.O.R.D., si è aggiunta ora anche Monica Rambeau (Teyonah Parris): che, come abbiamo visto, dopo essere rimasta prigioniera qualche tempo della dimensione sitcom, ne è stata espulsa in maniera piuttosto brusca da Wanda. È stata lei, nel finale del quarto-episodio, a confermare definitamente il ruolo centrale di Wanda nel fenomeno; apparentemente voluto dalla superumana per costruire un nido ideale con Visione (Paul Bettany), teoricamente morto alla fine di Avengers: Infinity Wars (2018, Anthony e Joe Russo). Un dato che sembrerebbe confermato da una ormai celebre scena, sempre del quarto episodio (quella in cui Visione, per un attimo, viene visto come un cadavere ambulante). 

Eppure da suo “marito” Visione, Wanda ha appena avuto nientemeno che 2 gemelli, che all'inizio di questo quinto episodio fanno dannare la coppia con il loro pianto… e dico "dannare" non per nulla.

Prima di proseguire, un doveroso

ATTENZIONE SPOILER!

Credo sia scontato, ma se non avete visto tutti gli episodi di WandaVision usciti sinora, compreso quello oggetto dell’articolo, vi conviene recuperarli prima di proseguire la lettura. Ormai siamo nel cuore degli eventi, e dovendone parlare mi è impossibile restare sul vago.

Dunque se siete ancora qui, avrete tutti visto l'episodio. Come l'ultima volta, piuttosto che dilungarmi nel riassunto, preferisco concentrarmi su alcuni punti che ho trovato, per varie ragioni, molto interessanti. Dunque, partecipiamo insieme al gioco WandaVision!



1. "ZIA" AGNES

Ormai manca solo la conferma ufficiale, ma è evidentissimo come la vicina Agnes (Kathryn Kahn) sia nientemeno che Agatha Harkness, antichissima strega dell'universo Marvel. Questo episodio straripa di indizi in tal senso: la "vicina" ha la strana consapevolezza di essere un personaggio nella sitcom, tanto da poter chiedere di "rigirare" una scena venuta male; ha un singolare tempismo nell'apparire con l'oggetto utile (a sedare una qualche crisi) al momento giusto, come osserva un dubbioso Visione; e nonostante la sua consapevolezza, non batte ciglio di fronte a una magia di Wanda (che sottovaluta nettamente la cosa).

Ma non solo: Agnes si presenta come "Zia Agnes", che come ho scoperto in questi giorni è il modo in cui veniva chiamata nei fumetti quando badava ai (potentissimi) figli di Reed Richards e Susan Storm dei Fantastici Quattro. Quindi quell'"Agnes" non è affatto inedito... ma c'è di più. Quando a inizio puntata Agnes appare per prendersi cura dei gemelli, gli spruzza della lavanda, a suo dire per calmarli. Ebbene, la lavanda è una pianta comunemente utilizzata nella stregoneria, vi sarà capitato di vederla già citata in varie serie e film. Serve sì a calmare (e in effetti i piccoli smettono di piangere), ma più precisamente a purificare ed allontare negatività e forze maligne. Un doppio indizio, relativo a una certa presenza interessata ai gemelli...

Agatha è un personaggio positivo, per cui salvo cambi epocali di caratterizzazione è lì per aiutare.



2. RISCRIVERE LA REALTÀ

Come capirà Monica Rambeau a proposito dei suoi abiti della dimensione-sitcom, sono reali, e frutto di una rielaborazione fisica che non ne trascende tuttavia la sostanza. Lei indossava un giubbotto antiproiettili prima di entrare a Westview, così nel suo completo Seventies ora c'è kevlar in abbondanza.
Apparentemente, dunque, il potere di Wanda può rielaborare solo gli oggetti inanimati. Gli esseri viventi come gli umani, per esempio, restano inalterati, a parte il lavaggio del cervello e il controllo mentale.



3. BILLY E TOMMY

Ovvero, stando ai comics, i futuri Wiccan e Speed dei New Avengers. I gemellini hanno la strana abilità di crescere quasi a loro comando, e come Visione e Agnes hanno una peculiare consapevolezza di vivere in una dimensione speciale, in cui è la madre Wanda ad avere il ruolo cardinale.
Forse hanno già i loro poteri; o forse questa loro parziale emancipazione ha un'origine ben più inquietante. Se Wanda non può creare nulla da zero, e Visione è in realtà morto (oltre a essere comunque un sintezoide, il che qualche problemino dovrebbe porlo), come possono aver avuto due figli?



4. MONICA RAMBEAU

E i suoi accertamenti medici (le lastre) non riusciti. Come sanno bene i lettori Marvel, anche questo personaggio ha un ruolo particolare nel suo futuro. Per il quale servirà l'essere esposta a energia extradimensionale, guarda un po'...



5. WANDA NON HA ALIAS

In effetti avrei giurato fosse uscito fuori almeno uno "Scarlet" in passato, forse ricordavo male? Ma Scarlet Witch, il suo nick nei fumetti, non è sicuramente mai stato usato. E tutti la chiamano regolarmente "Wanda". Forse la puntualizzazione annuncia il fatto che sta finalmente per riceverlo... chissà, però, con quale valenza.



6. L'AMICO DI MONICA

Monica vorrebbe rientra nell'"ESA" (Hex), come Darcy ha ribattezzato la dimensione-sitcom per via della sua struttura esagonale (ne ho parlato sempre qui). Non è semplice, perché l'operazione, per non cadere di nuovo sotto il controllo di Wanda, richiederebbe un mezzo molto particolare. A un certo punto, Monica dice però di conoscere un ingegnere aerospaziale che accetterebbe questa sfida; prende il suo cellulare e scrive un messaggio, presumibilmente a questa stessa persona.
Si tratta di una scena molto rapida, ma potrebbe trattarsi della prima, vaghissima menzione nel MCU di Reed Richards dei Fantastici Quattro. Si è detto (rumor insistenti) che questa serie potrebbe introdurre sia gli X-Men che i Fantastici Quattro. Per quanto riguarda i primi, abbiamo la guest star del finale (ci arriviamo). Per i secondi, questa è sinora l'accenno più possibile. Ma sarebbe davvero molto utile un Reed Richards in un mondo che si avvia al Multiverso, e nel quale dopo la dipartita di Tony Stark (Robert Downey Jr.) manca un genio carismatico.



7. WANDA ESCE A BUTTARE LA SPAZZATURA

Semplicemente, il divario di potere tra un superumano e gli esseri umani ordinari espresso nel modo più cool e insieme più terrificante possibile. Forse in assoluto, in tutto il MCU.
Personalmente sono sempre stato più inquietato dai poteri mentali che dalla pura forza bruta.
E quanto è sempre più brava la Olsen, di inquadratura in inquadratura...



8. L'ASCIUGATUTTO LAGOS

Gli spot di WandaVision sono tutti più inquietanti di quel che sembra, ma questo vince decisamente il primo premio per l'umorismo nero. Se non ricordate cosa è "Lagos", l'incidente di Lagos viene citato in questo stesso episodio. È la cittadina nigeriana in cui, in Captain America: Civil War (2016, Anthony e Joe Russo) Wanda danneggia accidentalmente un edificio, mentre tenta di sventare una certa esplosione. Procurando purtroppo numerose vittime civili.
Humour noir a parte, lo spot è quindi anche il simbolo di una delle molte ferite che la donna si porta dolorosamente dentro.



9. SPARKY

Una (parziale) citazione dal graphic novel Visione di Tom King. Ma anche un elemento di questo episodio più misterioso di quanto sembri. Appare dal nulla, Wanda non sembra saperne niente... e poi c'è Agnes. Quando appare la donna con la casetta per cani, il cucciolo sembra spaventato (prende la scossa - da cui il suo nome - mentre cerca di "scavare" il muro, tutto agitato). In seguito, fuggirà e verrà ritrovato morto accidentalmente sempre da Agnes. 
Vogliamo davvero crederci? Era davvero un comune cagnetto? O forse qualcosa che la strega ha ritenuto opportuno eliminare?



10. PIETRO CHE TORNA INDIETRO

Ma che è anche un altro Pietro. Ovvero Evan Peters, il Quicksilver degli X-Men della (fu) Fox; e non invece il Quicksilver del MCU, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, che abbiamo visto morire in Avengers: Age of Ultron (2015, Joss Whedon). 
Sono le prime avvisaglie del Multiverso? L'introduzione degli X-Men? O qualcos'altro? Questo è un punto dove il gioco meta- di tutta la serie, potrebbe aprire a opzioni diversissime in realtà...
WandaVision sarà una serie ancora migliore, se saprà prenderci in contropiede almeno su qualcosa.



BONUS DALLA COVER

Wanda non ha il controllo della situazione, e non sa come abbia avuto inizio. E io le credo.

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