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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

PRETTY GUARDIAN SAILOR MOON ETERNAL - IL FILM | La combattente che veste alla marinaretta, il suo nuovo film e le sue molte rivoluzioni

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[...] A monte, le origini di Sailor Moon datano al marzo del 1991. Uscirono allora i primi capitoli di un manga di un’autrice ancora sconosciuta, Naoko Takeuchi appunto, che colpì molto l’attenzione. Si trattava di Codename Sailor V , un mahō shōjo (o majokko: i fumetti per ragazze incentrati su giovani maghe) all’epoca decisamente atipico: la sua protagonista, la bella Minako Aino, è dotata di poteri magici e si trasforma, come avviene normalmente nel genere. Tuttavia, Minako utilizza le sue capacità non per risolvere problemi più o meno comuni, bensì per tramutarsi nella supereroina Sailor Venus, l’incarnazione del pianeta Venere vestita con una versione pittoresca del tradizionale sailor fuku (la divisa alla marinara delle studentesse giapponesi), per poi combattere con questa identità contro nemici spaventosi, con tecniche speciali simili a quelle dei manga d’azione per ragazzi. L’idea piacque moltissimo e alla casa editrice Kōdansha , che ne stava pubblicando i capitoli sulla su

[NEWS] In arrivo un manga di JUNJI ITO ispirato a THE LIGHTHOUSE di Robert Eggers!

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Junji Ito ,  I'indiscusso Maestro del manga horror, scriverà e disegnerà un breve racconto a fumetti tratto da The Lighthouse di Robert Eggers ! Il manga di Ito sarà distribuito gratuitamente in quelle sale giapponesi che, questo luglio, proietteranno finalmente il maestoso film con Robert Pattinson e Willem Dafoe , dopo un lungo rinvio ( The Lighthouse data 2019) legato alla pandemia da Covid-19. Una scelta assai azzeccata, considerate le analogie stilistiche del Maestro Ito – celebre per opere quali Uzumaki , Tomie , e Gyo ) – con il film di Eggers. Storie di orrore psicologico visionarie, grottesche, inquietanti e disturbanti, con protagonisti sempre sull'orlo della follia. Robert Eggers, già autore del magnifico The VVitch (2015), e di cui il prossimo anno uscirà l’atteso kolossal vichingo The Northman , ottiene così per l’uscita del suo The Lighthous e nel Sol levante un supporto di indubbio valore artistico! Junji Ito created a summary manga for black & white h

JERUZALEM | L’Apocalisse a Gerusalemme attraverso gli occhi di internet

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Un video, datato 1972, mostra un concitato esorcismo in quel di Gerusalemme, eseguito da molti rappresentanti di tutte e tre le religioni monoteistiche abramitiche riuniti. La posseduta, una donna, è ormai fuori controllo e ai presenti rimane un'unica cosa da fare: ucciderla con un colpo di pistola. Prima che si ci riesca, tuttavia, la sfortunata si trasforma in una grottesca figura demoniaca, con tanto di ali pipistrellesche sfilacciate. Giorni nostri. Sarah ( Danielle Jadelyn ) e Rachel ( Yael Grobglas ) sono due belle studentesse americane di origini ebraiche, in partenza per una vacanza in Israele. Sarah ha ricevuto in regalo dal ricco papà un paio di smart glasses, che costituiranno anche il nostro punto di vista sul viaggio delle due avvenenti ragazze. Arrivate a Tel Aviv, Sarah e Rachel decidono di cambiare meta per Gerusalemme, convinte in ciò dal bel Kevin ( Yon Tumarkin ), uno studente d’antropologia conosciuto sull'aereo. Nella Città Santa alla compagnia si aggiunge

KAW - L’ATTACCO DEI CORVI IMPERIALI | Un piacevole B(east) movie che omaggia Hitchcock

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Il canadese Sheldon Wilson è uno di quei cineasti da cestone del supermercato, o alternativamente – visti i tempi – da rimpolpo a buon prezzo delle piattaforme streaming, che sfornano film su film con regolarità incessante. Per lo più film televisivi o direct to video, e tutti puntualmente thrilleracci/horroracci d’intrattenimento & dichiaratamente derivativi.  E a fronte di queste non certo esaltanti premesse, devo dire che questo Kaw si è rivelato una piacevole sorpresa. La sinossi si sbriga velocemente: la solita triste, isolatissima cittadina di provincia viene presa d’assedio da uno stormo di furiosi corvi imperiali (animali normalmente solitari, ci spiegano), dall’indole decisamente assassina e dal grande, insaziabile appetito. Mentre le allegre bestiole beccano a morte tutto ciò che cammina sulla terra (cani compresi, per farsi odiare meglio), lo sceriffo e altri campagnoli cercheranno di fermarle, possibilmente per sempre. E questo è quanto. Nonostante la trama non riluca

[NEWS] V/H/S/94, in arrivo il quarto film della serie antologica horror V/H/S!

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Uscirà entro quest’anno il quarto capitolo della “saga” di V/H/S , una fortunata serie di film (sinora  V/H/S , V/H/S 2 e V/H/S: Viral , usciti tra 2012 e 2014) caratterizzati dall’essere ciascuno una raccolta di cortometraggi horror, realizzati rigorosamente nello stile del found footage.  Il nuovo film s’intitola V/H/S/94 , è sempre prodotto da Bloody Disgusting con Studio71 , ma stavolta approderà come esclusiva sul sito streaming horror Shudder . Ovviamente, nulla esclude che possa anche arrivare in Italia – dove Shudder per ora purtroppo non c’è – attraverso altre vie. Il film vede la partecipazione, accanto a qualche new entry, di tanti autori che avevano già contribuito ai precedenti capitoli: quali per esempio  David Bruckner ( Amateur Night nel primo film, che ha poi ispirato il lungometraggio Siren ; regista anche dell’ottimo Il rituale su Netflix),  Timo Tjahjanto (che ha realizzato con Gareth Evans Safe Haven  per il secondo film; su Netflix trovate i suoi La notte su

EDEN | La speranza dell’umanità nel futuro dei robot

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Lo schermo di un computer illustra un codice etico: tre leggi, simili a quelle celeberrime di Isaac Asimov, implicanti l’esistenza di robot autosufficienti. Stacco, e ci ritroviamo in terre incantevoli, ricche di sole e natura lussureggiante. Al centro di una serie infinita di appezzamenti rigogliosi – principalmente frutteti di mele – sorge un’enorme struttura cubica trasparente: è il confine di uno stabilimento tecnologicamente avanzatissimo, Eden 3, sorprendentemente ben integrato in quel florido ambiente.  Ogni giorno, dallo stabilimento sciamano gli espertissimi agricoltori di questo mondo sorprendente. Sono solo ed esclusivamente robot, la cui fonte d’energia deriva dagli stessi frutti che coltivano. Tutto procede così, nella sua meccanica perfezione; sin quando due tra quei numerosi automi scoprono una capsula criogenica, contenente una bambina umana viva e in perfette condizioni di salute. Dopo alcune titubanze iniziali, legate soprattutto al fatto che in quella società di soli