LEZIONI DI ANATOMIA | La Torino occulta del XIX secolo e l’Androgino ricomposto nel graphic novel di Nicolò Pellizzon

Una sensuale chimera narrativa, nata dall’incontro di un graphic novel con un libro di illustrazioni ermetiche. Un sapiente intreccio di erotismo, esoterismo e fisiologia, che ricompone nell’esperienza del lettore quanto di più simile vi sia all’idea mitica dell’Androgino, memoria occulta dell’eros e dell'esistenza stessa. 

Lezioni di anatomia usciva pochi anni fa, nel 2018, per le edizioni GRRRz Comic Art Books: opera prima, almeno per quanto riguarda i libri a fumetti, del veronese Nicolò Pellizzon, classe 1985, all’epoca già celebre illustratore e videomaker, con numerose mostre al suo attivo in Italia e all'estero. 

La sinossi: Lorenzo, studente di medicina a Bologna, vive attualmente a Valloria presso Piacenza con Giuliana, sua zia da parte di madre. Qui è tormentato da sogni enigmatici e voluttuosi, legati al ricordo confuso di sua cugina Lorena, che non vede dall’infanzia; nonché dall’interesse morboso dell’instabile zia, che di materno ha ben poco. Così, appena saputo che la cugina risiede a Torino – fatto sempre celatogli dall’opprimente Giuliana – parte subito alla sua volta. Lorenzo e Lorena, entrambi orfani di genitori uccisi dal vaiolo, si riconosceranno come anime affini e complementari: razionale uomo di scienza lui, pittrice gnostica e visionaria lei, attraversando alterne vicende scopriranno insieme i segreti del loro passato perduto.

In Lezioni di anatomia Pellizzon infonde tutta la sua cultura storica, umanistica e artistica, elaborando con uno stile originale e riconoscibile un racconto/oggetto d’arte che può essere variamente letto come un graphic novel, o visionato come raccolta di illustrazioni (le tavole dedicate ai “libri nel libro”, sorta di raccolte di ermetici tarocchi). 

Una dualità per certi versi irriducibile, i cui componenti sono tuttavia coerentemente integrati: riflettendo in questa complementarietà, evidentemente, le caratterizzazioni dei due protagonisti e le realtà che riflettono. Scienza e spirito, tecnica e arte, razionalità e occulto/inconscio che si fanno tutt’uno come nel mito dell’Androgino, ostacolati malamente da una figura ambigua, ma in fondo niente affatto mostruosa come quella della zia (il cui “peccato originale”, essenzialmente, è l’incompletezza). 

L’impianto grafico è maestoso e insieme equilibrato, mai ridondante o eccessivo. Uno stile moderno che racchiude e disciplina sapientemente l’arcaico: un pittore d’avanguardia (qualcosa tra gli espressionisti del Die Brücke, i Fauves e Modigliani) dal segno deciso, sospeso tra il graffitismo e la xilografia, che mescola abilmente Andrea Vesalio con le Wunderkammern à la Athanasius Kircher; in un “b/n” (e grigio) che pulsa vibrante come colori alieni da un’altra dimensione. 

I simboli di molteplici tradizioni esoteriche danzano e dialogano, anche con gli stessi balloon che manifestano peraltro una scrittura parimenti essenziale, e nondimeno erudita e ricca; molto attenta nella scelta terminologica – riflettendo il connubio oppositivo tra scienza e spirito, anche sul piano della sceneggiatura. 

Ecco, di quest’opera che sa di colto romanzo, libertino e occulto, non si può dire certo sia spontanea e improvvisata. Ma del resto, il rigore descrittivo è un tratto del retaggio filosofico, al confine tra alchimia e metodo scientifico, tra ars erotica e referto autoptico, che Lezioni di anatomia compendia in una nuova incisiva forma.

LEZIONI DI ANATOMIA di Nicolò Pellizzon
2018, edizioni GRRRz Comic Art Books.

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