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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

UN PONTE PER TERABITHIA | Il potere dell'immaginazione, il dolore della realtà

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Jess Aarons ( Josh Hutcherson ) è un ragazzino molto solo, che vive in aperta campagna, con due passioni nella vita: correre e disegnare, ma soprattutto disegnare. Incompreso dalla sua famiglia, brave persone troppo occupate a sbarcare il lunario per incoraggiarne la vena artistica, e bullizzato a scuola, il suo mondo cambia all’arrivo nella sua classe della vivace Leslie Burke ( AnnaSophia Robb ). Dopo un primo approccio non proprio positivo – lei lo straccia nella corsa, facendolo risentire non poco – tra i due, che si scoprono anche vicini di casa, nasce un’amicizia che diventerà sempre più profonda. Leslie ha infatti un’immaginazione sorprendente, e con Jess creano nei boschi vicini alle loro case un mondo fantastico chiamato Terabithia, del quale sono sovrani e gli eroi indiscussi di infinite avventure. Un giorno, tuttavia, una terribile tragedia cambia di nuovo, per sempre, le cose… “Hey, guarda, un racconto di formazione con aperture fantasy. Chissà, magari è leggero e divertent

MARTIN (WAMPYR) | Il capolavoro "vampirico" di George A. Romero

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Martin ( John Amplas ) è un ragazzo che si crede un vampiro di più di ottant’anni. Impossibilitato a nutrirsi di sangue in maniera canonica, poiché sprovvisto di canini adeguati, egli si serve di una siringa di anestetico per addormentare le sue vittime, preferibilmente belle donne, cui poi taglia le vene per bere comodamente… o meglio, così dovrebbe andare. Ma così è solo nella sua fantasia schizofrenica, colma di sequenze in b/n da romantico cinema vampirico di una volta. Nella realtà, ogni aggressione di Martin è brutale e piena d’imprevisti, tutt’altro che elegante e potente a vedersi, violenta e selvaggia. Nei fatti sono stupri mancati, per via della peculiare patologia mentale del ragazzo, che non sa finalizzare altrimenti. A peggiorare la situazione ci penserà l’anziano cugino Cuda ( Lincoln Maazel ), un bigotto superstizioso che crede nel vampirismo di Martin quasi più di quanto ci creda il ragazzo stesso. Il quale è dunque costretto a vivere dunque questo doppio, ciclico torme

MY NAME st. 1 | Una vendetta ad ogni costo dove nulla è come sembra

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Jiwoo ( Han So-hee ) è un’adolescente sola e odiata da tutti per via del padre Song Joon Su ( Yoon Kyung-ho ), un gangster latitante. Un giorno questi le telefona, e la ragazza gli urla tutta la sua rabbia e la sua disperazione, spingendolo a raggiungerla. Questa decisione segna la fine dell’uomo, che cade in un agguato, finendo ucciso proprio davanti all’uscio di casa. Per Jiwoo, ossessionata dalla colpa, è l’inizio di un lungo e difficile percorso alla ricerca dell’assassino del padre. Che la spingerà prima a entrare nel clan mafioso di Choi Moo-jin ( Park Hee-Soon ), il boss di suo padre, che considerava Joon Su come un fratello. E in seguito ad infiltrarsi nella polizia sotto falsa identità: poiché l’assassino di suo padre potrebbe nascondersi tra le forze dell’ordine… Eccellente serie thriller, tra poliziesco, gangster, revenge e action marziale (ottimi i combattimenti). Centrata su una protagonista enorme, è un notevole racconto tra crescita e autodistruzione, tra emancipazione e

MEANDER | Tra CUBE e SOLARIS un survival movie claustrofobico e profondo

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Sola e lontana da casa, una sera Lisa ( Gaia Weiss ) accetta un passaggio da un individuo che la rapisce. Rinvenuta, si ritrova reclusa in un’angusta e buia prigiona, indossando una strana tuta con un bracciale-torcia sul quale appare talvolta un timer. Superato il trauma iniziale, decide di entrare in uno stretto passaggio che si apre sul lato della sua bizzarra prigione; ma una volta entrata, dietro di lei una botola si chiude, costringendola a proseguire. Lisa dovrà dare fondo a tutte le sue risorse, nel tentativo di sopravvivere e fuggire da un claustrofobico labirinto irto di trappole letali. Meander (Francia 2020, di Mathieu Turi ) è un interessante fantahorror, che nella prima parte è sostanzialmente Cube (1997, Vincenzo Natali) virato verso Buried (2010, Rodrigo Córtes) e con un pizzico di The Descent (2005, Neil Marshall): con la protagonista sola in questi condotti strettissimi, costretta a difficili e dolorosi contorsionismi per sfuggire rapidamente alle sadiche trappole

GODZILLA VS. HEDORAH (2021) | Un magnifico e inedito CORTO by Toho per festeggiare l'anniversario dello scontro tra i due kaijū! (Link nell'articolo!)

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Ebbene sì, la leggendaria  Toho festeggia Godzilla (67esimo anniversario) ma soprattutto il lisergico film Godzilla - Furia di mostri ( Godzilla Vs. Hedorah , 1971, di Yoshimitsu Banno) che compie 50 anni esatti , proponendo un nuovo scontro tra il Re dei Mostri e il deforme e venefico  Hedorah , il kaijū simbolo dell'inquinamento! E la grande notizia è che sono 5 bellissimi minuti di gloriosi suitmation e practical effects vecchia scuola! Vale a dire: costumi, modellini e distruzione a gogo!  Nello scenario di una fumosa fabbrica, i due mostroni si sfidano nuovamente. E sembra proprio che i costumi siano originali d'epoca (anni 2000 però).  Regia di Kazuhiro Nakagawa. Buon divertimento!