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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

ARCHIVE 81 - UNIVERSI PARALLELI st. 1 | Occultismo, altre dimensioni e metafilmico

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Dan Turner ( Mamoudou Athie ) è un autentico videoarcheologo: un restauratore di enorme talento in grado di riportare alla luce qualsiasi vecchio filmato, anche quando il supporto (rigorosamente analogico) che lo contiene sembra irrimediabilmente compromesso. Per questa ragione, il capo di una misteriosa azienda lo ingaggia per restaurare in gran segreto i video di Melody Pendras ( Dina Shihabi ), una ricercatrice e filmmaker scomparsa nel 1994, durante l’incendio che ha distrutto il condominio newyorkese presso cui stava realizzando un documentario. Messosi all’opera, Dan si ritroverà sempre più invischiato, e ben più personalmente di quanto avrebbe mai immaginato, in una inquietante vicenda a base di oscuri culti iniziatici. Questo perché tutto ciò si ricollega anche al suo traumatico passato; ma soprattutto perché Melody, la coraggiosa ragazza dei video scomparsa da anni, sembra sempre più chiaramente implorare proprio il suo aiuto... Basata su un celebre podcast e prodotta tra gli

TOP e FLOP CINEMA 2021

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TOP 5, in ordine non rigoroso: 1. THE SUICIDE SQUAD – MISSIONE SUICIDA. Il 2021 ha visto confermato il dominio dei superhero movie, che in barba alle critiche e al rischio saturazione dominano ovunque, funzionando persino nelle sale travolte dalla pandemia e conseguenti misure sanitarie. Diversi i titoli interessanti usciti quest’anno, capaci di mostrare nuove opportunità per i “cinecomic”: per esempio il monumentalismo epico in odore di decadenza della Justice League nella versione Snyder’s Cut, l’autorialità visionaria di Eternals , e il vertiginoso metacinema/postcinema di Spider-Man: No Way Home . Ma per quanto riguarda i superhero movie la mia scelta per il 2021 cade su The Suicide Squad di James Gunn. Autore che ha saputo passare dall’underground di Troma al mainstream Marvel/Disney (i due Guardiani della Galassia ) senza perdere in qualità e stile, Gunn per la Distinta Concorrenza e Warner rilancia alla grande quest’adorabile squadra di psicopatici assassini sfruttati da una

RESIDENT EVIL: WELCOME TO RACCOON CITY | (Ancora) un pessimo film per un grande videogioco

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La triste storia di Raccoon City, cittadina statunitense vittima degli esperimenti della casa farmaceutica Umbrella Corporation, narrata attraverso il punto di vista di un manipolo di eroici sopravvissuti al suo disastro. Facciamola breve: questo reboot cinematografico di Resident Evil è un disastro. E non tanto per il discusso casting, che se anche gli attori fossero stati copie carbone dei character poco cambiava. Semmai per la scrittura raffazzonata, che oltre a caratterizzare personaggi iconici in maniera a dir poco superficiale quando non apertamente odiosa (Leon Kennedy su tutti, ridotto a un mentecatto), mescola alla rinfusa i primi due capitoli (e non solo) della celebre saga videoludica: comprimendo, e malissimo, davvero troppa roba, con un’assenza generale di ritmo e tensione che tolgono ogni possibilità di appassionarsi al film. E non bastano certo ambienti, dettagli e quant’altro presi di peso dal videogame a salvare il tutto. Anzi, in qualche modo i limiti di Resident Evi