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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

CRUDELTÀ | Tutte le surreali e sorprendenti storie brevi di KOREN SHADMI

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A volte gli incontri più belli avvengono per caso. Così, un giorno ero a fare acquisti sul sito di Edizioni NPE ; e poco prima di chiudere l’ordine, come d’abitudine, mi vennero proposti alcuni titoli scontatissimi. Tra di essi, vi era questo volumone di racconti brevi a fumetti di Koren Shadmi: intitolato semplicemente, ma significativamente, Crudeltà . Koren Shadmi – apprendevo – è un autore israeliano trapiantato negli USA, un artista eclettico dal curriculum di grande rilievo, vantando pubblicazioni su testate che vanno dal New York Times a Playboy, da The Wall Street Journal a Wired, eccetera eccetera. Di Shadmi l’editore NPE ha già pubblicato altri interessanti titoli (i graphic novel Abaddon , liberamente ispirato ad A porte chiuse di Jean-Paul Sartre; e Rise of the Dungeon Master , la biografia grafica di Gary Gycax, il creatore di Dungeons & Dragons : li cercherò, li comprerò, li leggerò!), mentre Crudeltà raccoglie tutti i suoi brevi racconti degli esordi, peraltro in u

[NEWS] Cannes 74, la Palma d'oro va al body horror TITANE di JULIA DUCOURNAU (trailer!)

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La Palma d'oro del 74esimo Festival del cinema di Cannes è andata a Julia Ducournau ( Raw ) per il body horror Titane , controverso e visionario film sulla contaminazione erotica tra carne e macchine (forti vibe da Cronenberg e Tsukamoto!). Julia Ducournau è la seconda donna a vincere il massimo premio dell'importante manifestazione, dopo Jane Campion nel 1993 (46esima edizione) per Lezioni di Piano . La premiazione è stata "rallegrata" da una clamorosa gaffe del presidente di giuria Spike Lee, che ha annunciato per errore la vincitrice della Palma d'oro per prima (quando invece doveva essere annunciata per ultima). 😅 Che dire, se non che ieri è stata una giornata a dir poco storica per noi appassionati di cinema horror? Di seguito, il trailer di Titane ! Fonte: ANSA

A CLASSIC HORROR STORY | Passione e (meta)cinema nell'horror di Roberto De Feo e Paolo Strippoli su Netflix

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Una comitiva di carpooler si reca in quel di Calabria, ognuno con la sua storia e le proprie ragioni. Fra questi vi è la protagonista Elisa ( Matilda Lutz ), incinta, che spinta dalla madre intende abortire, per non rischiare di perdere il lavoro. A un certo punto, un incidente mette bruscamente fine al viaggio; e i nostri personaggi si ritrovano misteriosamente persi in un bosco, impossibilitati a ritrovare la strada sulla quale viaggiavano, che sembra svanita nel nulla. Nel bosco un’inquietante casa segna la presenza di qualcuno. Qualcuno legato a una terrificante leggenda locale, che inizierà a mietere vittime con rituali cruenti. Ma questo è solo l’inizio… E che ve lo dico a fare, che l’avete già visto tutti? Premessa: mi “vanto” di essere attento e presente sul Web e soprattutto sulle cose di cinema & dintorni ovviamente, ma nemmeno il tempo che A Classic Horror Story , il nuovo film di Roberto De Feo  ( The Nest ) e Paolo Strippoli (alla prima esperienza di regia), uscisse s

BLACK SUMMER stt. 1 e 2 | (Speriment)Azione e anarchia per l’oscura apocalisse zombie di Netflix

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Dal 1968, Anno Zòmbini (!) di quel capolavoro incredibile – e giusto un tantinello influente – che è La notte dei morti viventi del Maestro George A. Romero, gli zombie non hanno mai smesso di marciare, moltiplicarsi, mutare, divorando ingordi ogni anfratto dell’immaginario contemporaneo. E con The Walking Dead , (2010-...), serie TV tratta dal celebre fumetto di Robert Kirkman (pubblicato originariamente negli USA da Image Comics; in Italia da Saldapress edizioni), che si concluderà con l’imminente undicesima stagione (tutta la serie è ora disponibile su Star, il canale dei contenuti maturi di Disney+), è da tempo iniziata la conquista zombie anche della nuova serialità contemporanea. Netflix non è certo stata con le mani in mano: e sulla prima delle piattaforme streaming, tra numerosi film a tema living dead, trovate anche alcune serie. In questo articolo vi presenterò in particolare una serie TV, Black Summer , che occupa un posto di rilievo nelle mie visioni seriali recenti. BLAC

GODZILLA: PUNTO DI SINGOLARITÀ st. 1 | Il Re dei Mostri si tinge di (molta più) fantascienza e weird!

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A pochi anni dalla terribile trilogia costituita dai lungometraggi anime  di  Hiroyuki Seshita e Kobun Shizuno, ovvero  Godzilla: Il pianeta dei mostri (2017 ), Godzilla: Minaccia sulla città (2018) e Godzilla: Mangiapianeti (2018), che ha saputo sprecare nella noia più totale un concept potenzialmente interessantissimo (il ritorno dell’umanità sulla Terra, precedentemente abbandonata poiché ormai dominata dai kaijū), Netflix e Toho ci riprovano.  Stavolta senza Polygon Pictures ( Knights of Sidonia , Aijin: Demi Human , Pacific Rim: La zona oscura ), ma forti invece di due studio “di grido” come BONES ( My Hero Academia , Carole & Tuesday , Bungo Stray Dogs ) e Orange ( Beastars , Land of the Lustrous , Dimension W ), i due colossi dell’intrattenimento lanciano un nuovo anime dedicato al Re dei Mostri, stavolta una serie dall’accattivante titolo Godzilla: Punto di singolarità . La cui prima stagione (tredici episodi da 24 minuti circa) è già disponibile da alcuni giorni su

LIMBO | Caccia al serial killer nel cuore di tenebra di Hong Kong

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Il veterano Cham Lau ( Ka Tung Lam ) e il rookie Will Ren ( Mason Lee ) sono una coppia di sbirri di ferro sulle tracce di uno spietato e imprendibile serial killer, che nei bassifondi di un’infernale Hong Kong fa strage di giovani donne dimenticate dalla società (prostitute, tossiche all’ultimo stadio, ecc…), lasciando come firma la loro mano sinistra nella spazzatura.  Durante le indagini, Cham si imbatte casualmente in Wong To ( Yase Liu ), una giovane donna che vive di furti ed espedienti, uscita anzitempo per buona condotta dal carcere dov’era finita per un grave crimine, commesso contro la famiglia del poliziotto. Dopo un violentissimo inseguimento, al quale la ragazza sopravvive solo per l’intervento di Will che ferma il suo collega, Cham decide di approfittare della volontà di Wong To di redimersi. La rende così la sua informatrice: avendo però cura di gettarla puntualmente & sadicamente nelle mani dei criminali che segnala. Come per ucciderla ugualmente, senza però doversi