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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

V/H/S/94 | Un nuovo, riuscito sequel per l'antologia horror found footage V/H/S

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Il quarto capitolo del franchise di  V/H/S , antologie di corti horror mocku/found footage, è un ottimo prodotto che, pur arrivando 7 anni dopo l’ultimo capitolo ( V/H/S Viral , il più debole della serie), rispetta e conferma lo spirito di tutta l’operazione. E questo con i suoi pregi come con i suoi difetti: per esempio la varietà, qualitativamente discontinua, dei corti che lo compongono. Al solito abbiamo alcuni corti principali (4+1 “cortissimo” in forma di spot), “collegati” da un segmento che fa da cornice. Storm Drain di Chloe Okuno vede una giornalista e il suo cameraman indagare, in una fognatura, sulle tracce del fantomatico Rat-Man che anima le leggende urbane della classica piccola cittadina americana di provincia. Pura leggenda, o c’è qualcosa di reale? Magari qualche poveraccio che vive di stenti ai margini della società? Oh, qualcosa di reale c’è eccome, ma va ben oltre quello che i nostri due malcapitati immaginavano… segmento piuttosto claustrofobico e interessante p

STRAIGHT OUTTA NOWHERE: SCOOBY-DOO! MEETS COURAGE THE COWARDLY DOG | Il crossover animato tra il cagnone di Hanna-Barbera e Leone il cane fifone

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In fondo, Halloween è anche una festa amatissima dai bambini. Così l’altra sera io e il mio bambino interiore (che coincide grossomodo con tutto l’adulto esteriore) ci siamo visti questo atteso crossover tra due autentiche icone degli spooky cartoon: ovvero Scooby-Doo , creato nel 1969 da Hanna-Barbera, e Courage the Cowardly Dog (in Italia Leone il cane fifone ) creato nel 1999 da John R. Dilworth per Cartoon Network. 30 anni che separano quello che forse è il maggior successo di sempre, della maggior casa di produzione americana di animazione televisiva del secolo scorso, da quello che potrebbe essere considerato il suo degno successore in quel di Cartoon Network – che, almeno in parte, nacque nel 1992 proprio dalle ceneri di Hanna-Barbera. Il cerchio infine si chiude. Considerata l’immortalità di fatto di Scooby-Doo, protagonista ormai di infinite avventure, non stupisce che il suo nome appaia nel titolo prima di quello di Courage. Sebbene in effetti questo film direct to video sia

KINGDOM: ASHIN OF THE NORTH | All'origine di KINGDOM una tragica e appassionante storia di vendetta

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[...] Le drammatiche vicende di Ashin of the North si svolgono presso il confine settentrionale dell’antico Regno di Joseon. Qui la giovane Ashin (da bambina interpretata dall’impeccabile Kim Si-ah ), vive serena tra l’affetto dei suoi cari e della sua gente. Questo nonostante le terribili condizioni in cui versa il suo villaggio: affamato dalla povertà e dalla carestia; e isolato sia dalla natura ostile e dal clima glaciale, sia politicamente dalle decisioni del governo centrale. Quello di Ashin è infatti un piccolo insediamento, entro i confini del Joseon, di una etnia, gli Jurchen, largamente presente oltre il confine; e considerati dal governo, a causa di scontri passati e attriti presenti, quali barbari e nemici. Così, nonostante la lealtà che il padre di Ashin ( Kim Roe-ha ) mostra nei confronti delle autorità del Regno, nella speranza che un giorno riconoscano al suo villaggio maggiori diritti, Ashin e la sua gente si trovano spiacevolmente tra due fuochi: il Joseon che li disc

KINGDOM stt. 1 e 2 | Lotte di potere, guerra e zombie nella Corea medievale

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A Netflix va riconosciuto l’indubbio merito di promuovere produzioni da ogni parte del mondo. Le quali, tuttavia, vanno un po’ a perdersi nel mare magnum dei cataloghi nazionali. Con il marketing italiano – per esempio – che dà spesso molta più visibilità alle produzioni occidentali, e segnatamente quelle di grande richiamo. Così, nonostante la presunta “moda” coreana degli ultimi anni, l’anno scorso anche Kingdom , serie che fonde meravigliosamente il dramma storico con lo zombie horror, è giunta da noi un po’ in sordina. Basti dire che tutt’oggi, dopo due stagioni, la serie è disponibile sulla grande N rossa senza un doppiaggio in italiano. Un elemento che, sicuramente superfluo per gli appassionati più “hard”, avrebbe potuto agevolare un allargamento degli ascolti – o mostrarne perlomeno l’intenzione. Una strategia piuttosto singolare per una produzione originale Netflix, dal budget molto importante (1,78 milioni di dollari a episodio, secondo Variety) e dall’indubbio valore qualita

PRISONERS OF THE GHOSTLAND | Nicolas Cage e Sion Sono oltre i confini del cinema!

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Sion Sono è un autentico invasato della Settima arte: capolavori estremi ed inqualificabili come Suicide Club , Love Exposure , Cold Fish , Guilty of Romance , e Antiporn o tra gli altri, stanno lì a dimostrarlo. E il regista giapponese si conferma pienamente con il suo visionario primo film in lingua inglese, Prisoners of the Ghostlan d , un’opera che sbriciola con frenesia i confini tra le culture e i generi cinematografici, in un caleidoscopio devastante e destinato a lasciare il segno come l’esplosione nucleare che ricorre, nel film, quale suo simbolo mortifero e di rinascita insieme. Al centro del film – dunque dell’esplosione – l’icona Nicolas Cage , ormai incontenibile leggenda in questa fase calante, che sembra sempre più una fase crescente, protagonista di titoli mirabolanti e anch’essi inqualificabili come i lisergici Mandy (2018, Panos Cosmatos) e Il colore venuto dallo spazio (2019, Richard Stanley), l’imperfetto Willy’s Wonderland (2021, Kevin Lewis) o il devastante Pi