EDEN | La speranza dell’umanità nel futuro dei robot



Lo schermo di un computer illustra un codice etico: tre leggi, simili a quelle celeberrime di Isaac Asimov, implicanti l’esistenza di robot autosufficienti.

Stacco, e ci ritroviamo in terre incantevoli, ricche di sole e natura lussureggiante. Al centro di una serie infinita di appezzamenti rigogliosi – principalmente frutteti di mele – sorge un’enorme struttura cubica trasparente: è il confine di uno stabilimento tecnologicamente avanzatissimo, Eden 3, sorprendentemente ben integrato in quel florido ambiente. 

Ogni giorno, dallo stabilimento sciamano gli espertissimi agricoltori di questo mondo sorprendente. Sono solo ed esclusivamente robot, la cui fonte d’energia deriva dagli stessi frutti che coltivano.




Tutto procede così, nella sua meccanica perfezione; sin quando due tra quei numerosi automi scoprono una capsula criogenica, contenente una bambina umana viva e in perfette condizioni di salute. Dopo alcune titubanze iniziali, legate soprattutto al fatto che in quella società di soli robot gli umani non sono esattamente ben voluti, le due intelligenze artificiali decideranno di tenersi la piccola e allevarla in segreto.

Divenuta adolescente, Sarah Grace – questo il nome della trovatella – indagherà sulle proprie origini, su quel mondo e il mistero degli umani. E le sue azioni produrranno infine un profondo cambiamento.




Eden è una "Original Netflix anime series" di fantascienza, autoconclusiva e costituita da soli quattro episodi di circa 25 minuti ciascuno. Che insieme fanno mediamente la durata di un lungometraggio: e in effetti, pare che questa miniserie fosse stata inizialmente pensata proprio come film per le sale. 

Si tratta di una produzione molto ambiziosa: una vera e proprio favola post apocalittica ed ecologista nata tutta in casa Netflix, riprendendo un vecchio concept del produttore Justin Leach (già animatore presso Lucasfilm, Blue Sky Studios e Production I.G.), che è stato sviluppato mettendo insieme un team internazionale di prima grandezza; tra cui spiccano nomi come quello del regista Yasuhiro Irie (Fullmetal Alchimist Brotherhood), o quello del direttore dell’animazione & character designer Toshihiro Kawamoto (Cowboy Beboop). 

Realizzata da CGCG, studio giapponese con base in Taiwan, per Qubiq Pictures (lo studio di Leach), Eden si propone come prodotto all’avanguardia anche sotto il profilo tecnico, utilizzando un’animazione interamente in 3DCGI.




Sotto il profilo narrativo Eden è un’opera piuttosto interessante e piacevole, che guarda evidentemente a modelli quali Nausicaä della Valle del vento (1984, Hayao Miyazaki). Il racconto scorre molto bene, e per quanto non stupisca in termini di novità riesce a sviluppare una visione coerente, con personaggi ben scritti e immediati che permettono la necessaria immedesimazione nelle vicende, e le riflessioni che ne possono conseguire.

Sotto il profilo visivo Eden gode poi di un eccellente design, lineare ed efficace come la scrittura del resto. Con scenari nei quali ci si perde volentieri, e mecha credibili e affascinanti. A proposito di questi ultimi, spiccano su tutti il “boss finale” Zero e i due robottoni giganti.

Sul piano dell’animazione vera a propria, invece, le cose si fanno decisamente più complicate. Il tentativo di realizzare una 3DCGI che richiami l’estetica degli anime tradizionali (un po’ come in Pacific Rim: La zona oscura, sempre su Netflix) qui funziona a metà: furba e azzeccata l’idea di utilizzarla in una storia sci-fi piena di robot, dove la peculiare fluidità di questo tipo d’animazione centra – parzialmente – almeno i movimenti degli automi; non altrettanto bene va con gli esseri umani – pochi, ma tra di essi c’è la protagonista – le cui movenze risultano irrimediabilmente innaturali. Qualcuno le descrive come “scattose”: in realtà mi sembra che il problema stia nel loro essere sì fluide, ma in maniera troppo regolare e stranamente lente e forzate… decisamente, nessun essere vivente si muove così! 




Se sul fronte animazione c’è ancora da lavorare, Eden è comunque un buon prodotto. Una curiosa favola post apocalittica, sospesa indefinitamente tra distopia e utopia, che indirizzata prettamente a un pubblico giovane è tranquillamente in grado di intrattenere un pubblico più vasto. Questo anche grazie a un’estetica generale immaginifica e molto godibile.





EDEN (USA/Giappone 2021)
Serie anime in 4 episodi
Creata da Justin Leach
Regia di Yasuhiro Irie




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