LAMB | Sull'oscuro e instabile confine tra umanità e natura

Maria (Noomi Rapace) e Ingvar (Hilmir Snær Guðnason) sono una coppia di agricoltori e allevatori, che vivono lontano da ogni civiltà occupandosi delle loro pecore. Tutto scorre tranquillamente, a parte una misteriosa visita alla fattoria nei primi minuti del film, e un certo gelo nella coppia: i due si amano, ma non sono mai riusciti ad avere un figlio; e questo, soprattutto per Maria, è motivo di grande sofferenza. La Natura sembra portare un inaspettato conforto, tra il miracoloso e l’inquietante, allorché un giorno una pecora partorisce uno strano agnello antropomorfo. Maria e Ingvar faranno dell’ibrido la propria figlia (è una lei), chiamandola Ada e crescendola amorevolmente proprio come la bimba che non sono mai riusciti ad avere. Ma qualcosa di oscuro incombe su quest’ormai insperata felicità…

Opera prima autenticamente weird e geniale, nella sua misurata sintesi tra sogno e incubo a occhi aperti che trova in Ada un personaggio/entità indimenticabile, Lamb (Islanda/Svezia/Polonia 2021, di Valdimar Jóhannsson). è un’invocazione/riflessione dolorosa del nostro legame, insieme necessario e impossibile, con la Natura e la Vita. Facendo leva sul folklore norreno, qui particolarmente (e ironicamente) connesso alla Natalità per eccellenza, il film di Jóhannsson, di straordinaria atmosfera, dice l’essenza e l’assurdo di un amore che, nonostante le buone intenzioni, si svela presto e smaccatamente quale violenza e appropriazione. Lo si vede chiaramente nel fato della madre – quella vera – di Ada; ma soprattutto nell’educazione della stessa Ada, la cui alterità viene negata non certo per virtù di accettazione.

Enorme performance di Noomi Rapace, che in quell’ultima inquadratura ha la potenza raggelata di un dipinto di Bacon, da brividi davvero. E se il buongiorno si vede dal mattino, datemi subito il prossimo film di Jóhannsson vi prego! Lamb, anzi Dýrið anche se non lo sappiamo leggere (ma proviamo a pensarlo), è un diamante che apre un nuovo, seducente, e possibilmente irripetibile spiraglio nel pulsante tessuto del folk horror contemporaneo.

Originariamente pubblicato su Instagram.

Lamb su IMDb.