L'ASTRONAVE FANTASMA | Supereroi e invasori spaziali in un classico della fantascienza giapponese




La fantascienza in Giappone ha avuto inizio con il vasto corpus letterario di Unno Jūza (1897-1949): un autore tanto fondamentale per il Sol Levante, quanto sostanzialmente ignoto al di fuori della Patria dei samurai. Al momento, in Italia mi risultano tradotti solo un pugno di suoi racconti, compresi in una importante raccolta a cura di Massimo Soumaré, Lo scudo dell’illusione, pubblicata dall’editore Atmosphere.

È dunque un’ardua impresa tracciare una storia della fantascienza giapponese delle origini: di come i primi autori abbiano formato e indirizzato l’immaginario dei lettori, verso ciò che sarebbe poi stato realizzato, su carta e non. Fatto sta che grazie al Maestro Unno Jūza, e un manipolo di altri autori che seguiranno immediatamente, dopo la Seconda guerra mondiale il Giappone era già “rodato” per attingere all’immaginario fantascientifico del cinema occidentale, e farlo proprio. Questo nell’ottica di un rapporto difficile tra un Paese sconfitto (e bombardato con due atomiche) e il suo conquistatore che, teso inizialmente tra aneliti reazionari al limite del revanscismo da un lato e l’inevitabile fascinazione verso le meraviglie della società dello spettacolo USA dall’altro, lascerà fortunatamente – con il trascorrere degli anni – sempre più spazio alla seconda opzione. Che non sarà mai un semplice subire, bensì un integrare di nuove suggestioni, un immaginario locale che saprà dare risultati propri e affascinanti.

Purtroppo il film oggetto di questo articolo,
L’astronave fantasma (Uchū Kaisokusen, “Ipernave spaziale”) del 1961, prodotto dalla celebre Toei, non è certo il miglior esempio di tale originalità. Siamo infatti di fronte a un’opera mediocre e invecchiata male, che riprende pedissequamente i modelli della sci-fi classica statunitense del decennio a essa precedente. In particolare quei film sull’invasione della Terra a opera di alieni più o meno credibili, tra i quali spiccano notevoli capolavori: per esempio Ultimatum alla Terra (Robert Wise, 1951) tratto da un racconto di Harry Bates del 1940, La Guerra dei mondi (Byron Haskyn, 1953) basato sul capolavoro del Maestro inglese H.G. Wells del 1897, o ancora L’invasione degli Ultracorpi (Don Siegel, 1956) adattamento del classico di Jack Finney del 1955 [...]

Questo è solamente un estratto dell'articolo, che potete leggere integralmente in esclusiva su Malastrana VHS.





L'ASTRONAVE FANTASMA (Giappone, 1961), 82'
Regia di Koji Ohta
Sceneggiatura di Shin Morita e Akihiro Watanabe
CAST: Sonny Chiba (L'Insuperabile), Kappei Matsumoto (Prof. Tanigawa), Ri
ūko Minakami (Yokko Tanigawa), Mitsue Komiya (Saito).




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