[X-MEN] MAGNETO: TESTAMENTO | Un mutante Omega forgiato nell’inferno della Storia

Al di là delle generalizzazioni dei detrattori, o peggio ancora quelle di certi “fan” che vorrebbero solo vederne reiterate le spettacolari battaglie, quello della Marvel Comics – non per nulla celebre come la Casa delle idee – è un universo narrativo immenso, sconfinato. Un universo plasmato da autori spesso eccezionali, in molti casi capaci di abbracciare efficacemente ogni genere e argomento, anche i più delicati e complessi, con una sensibilità e un’intelligenza da lasciar senza fiato. 

In occasione della Giornata della Memoria ho così deciso di parlarvi di uno di questi fumetti – qualcuno correggerà “graphic novel”: per me van bene entrambe le espressioni – ; sicuramente uno particolare quanto volete, ma che testimonia al massimo le altezze cui può giungere quest’editore, e la Nona arte in genere. Rappresentando la tragedia storica della Shoah con una profondità e un realismo impeccabili.

Testamento, uscito originariamente negli USA come miniserie nel 2008-2009, scritta da Greg Pak (Planet Hulk, World War Hulk) per i disegni del “nostro” Carmine di Giandomenico (Oudeis, Spider-Man Noir, Orfani per Bonelli), è la storia che racconta in modo definitivo la gioventù di Magneto, il “Signore del magnetismo” delle storie degli X-Men. Com’è noto, prima di sviluppare i suoi poteri, Erik “Magnus” LehnSherr (a sua volta rivelatosi poi un nome falso) era Max Eishenhardt, un normalissimo ma promettente ragazzo, intelligente e atletico, che ebbe essenzialmente la sfortuna di nascere al momento sbagliato nel posto sbagliato. Un ragazzo ebreo, nella Germania nazista. 

Testamento racconta appunto la lotta per la sopravvivenza di questo giovane, che fuggendo con la propria famiglia dalla Germania dopo la Notte dei Cristalli (9/10 novembre 1938), si rifugerà in Polonia solo per finire nuovamente nelle mani dei carnefici del suo popolo, dopo l’invasione del 1939 che diede il fuoco alle polveri della Seconda guerra mondiale. Max finirà nel campo di concentramento di Auschwitz, perdendo un pezzo alla volta della sua amata famiglia. Oppresso dall’orrore degli abusi, delle violenze, del lavoro forzato, dall’angoscia di chi non può far niente di fronte al Male, Max riuscirà a farcela solo grazie al suo spirito combattivo, mantenuto vivo dall’amore per Magda: una giovane Rom a sua volta finita nelle spire del genocidio nazista.

Attraverso tavole magnifiche, rese ancor più vive dai colori cupi e infuocati di Matt Hollingsworth (a volte uno sfumato, raffinatissimo b/n…), sarete testimoni di una storia sulla Storia, documentata e come mai autentica nonostante il personaggio “fittizio” al suo centro.

Com’è noto, nel mondo Marvel dei Mutanti X, Magneto è originariamente l’antagonista di Charles Xavier, il Professor X. Leader della Confraternita dei mutanti (malvagi) il primo, fondatore e guida degli X-Men il secondo, sono due personaggi (ex amici) che rispondono alla discriminazione della loro gente con idee e metodi decisamente agli antipodi (all’epoca – parliamo degli anni Sessanta – erano stati ispirati da Malcolm X e Martin Luther King rispettivamente). 

Col tempo Magneto, all’inizio molto naif nel suo ruolo di villain, avrà un’evoluzione che oggi lo piazza tranquillamente tra i migliori personaggi Marvel di sempre, facendo riferimento a questo passato tragico e doloroso che lo ha forgiato all’insegna del “combattere il fuoco con il fuoco”.

A un certo punto Magneto si redimerà, diventando persino una colonna degli X-Men; ma senza mai scrollarsi di tutto il peso della sua terribile esperienza. Se volete viverla a vostra volta, eccone l’occasione con Testamento. Ma sappiate che non sarà per nulla indolore.

MAGNETO - TESTAMENTO (USA, 2008-2009)
di Greg Pak (sceneggiatura) e Carmine di Giandomenico (disegni)
Edizioni Marvel Comics
In Italia è edito da Panini Comics.

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