IL RITORNO DI DIAVOLIK (OGON BAT) | Il film live action di FANTAMAN e la storia del più antico supereroe giapponese!

Una risata ironica, potente e sinistra, seguita dal grido “Fantaman!”. Così ha inizio la sigla di un cartone animato che ha fatto decisamente epoca: “C’era tanto tempo fa un’antica civiltà/ C’era Atlantide si sa, ma nessuno sa dov’è/ Ma c’è un uomo, forte, con un nome fantastico/ Che sa volare, sa lottare, e tutti aiuterà/ Fantaman, giustizia lui farà, Fantaman”! Un pezzo rock ’n roll ricco di promesse d’azione e avventura, reso ancora più orecchiabile e attraente dall’accento americano del cantante Douglas Meakin dei Superobots (qui sotto lo pseudonimo di “Superband”), ensemble all’origine di decine e decine di storiche sigle di serie televisive, animate e non solo.

Con questo brano indimenticabile nel 1981, nel pieno fervore della rivoluzione animata giapponese in Italia, si presentava ai giovani spettatori nostrani Fantaman, ovvero il supereroe nipponico Ogon Bat: un pittoresco personaggio che avrebbe saputo lasciare il segno nonostante le scarse repliche a venire (ancora oggi, tra mille riproposizioni su TV e streaming, il Pipistrello Dorato – questo la traduzione del nome originale – continua a mancare all’appello). Certo fu aiutato dal suo peculiare aspetto: un uomo dorato dal volto di teschio, che possiede un grande mantello vampiresco, un bastone capace di lanciare fulmini e generare terremoti, oltre che degli stivali da lottatore di wrestling! Risorto dalla scomparsa Atlantide per difendere la giustizia, in ogni episodio Fantaman, dotato di forza eccezionale, invulnerabilità e che ovviamente “sa volare!”, viene evocato dalla piccola Maria come ultima risorsa contro l’organizzazione terroristica del folle e crudele Dottor Zero (Nazo), presentandosi puntualmente con la sua sardonica e roboante risata simbolo di terrore per i malvagi, ma di speranza per gli innocenti. Un potente spettro della giustizia, posto sin dai tempi antichi a protezione della Terra e degli esseri umani!

Ma tra le tante cose che all’epoca non sapevamo, e che in questo caso non potevamo neanche lontanamente immaginare, è quanto Fantaman/Ogon Bat fosse effettivamente importante per la cultura giapponese. Le origini del personaggio risalgono nientemeno che al 1930, e lo vedono al centro di un racconto scritto da Ichiro Suzuki e illustrato da Takero Nagamatsu. La storia di Ogon Bat (nome rubato a una nota marca di sigarette, parrebbe), divenne immediatamente molto famosa, e veniva regolarmente rappresentata negli spettacoli itineranti del teatro kamishibai (lett. “spettacoli di carta”): una tipica forma di teatro popolare giapponese, il cui artista (gaito kamishibaya) raccontava ai bambini riuniti in piazza una storia, solitamente fantastica e avventurosa, e spesso persino di carattere seriale, narrandone cioè un episodio differente ogni volta che passava nel villaggio, e fidelizzando così i suoi giovani ascoltatori. I passaggi principali erano illustrati attraverso immagini su tavole di legno, presentate su un espositore –sempre in legno – che fungeva anche da “schermo”. Il gaito kamishibaya guadagnava grazie alla vendita di caramelle e dolciumi, che assicuravano ai piccoli compratori i posti migliori davanti al narratore [...].

Questo è solamente un estratto dell'articolo, che potete leggere integralmente in esclusiva su Malastrana VHS.

Locandina italiana del film, arrivato da noi nel 1968.
Sin dal titolo fa chiaramente il verso al Diabolik di Mario Bava.

IL RITORNO DI DIAVOLIK (OGON BAT, Giappone 1966)

Regia di Hajime Satō

Scritto da Takeo Nagamatsu, Ichiro Suzuki, Susumu Takako

CAST: Sonny Chiba (Dr. Yamatone), Osamu Kobayashi (voce di Ogon Bat), Wataru Yamagawa (Akira Kazahaya), Emily Takami (Emily Paird).

Edizione speciale in DVD*

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