CRUDELTÀ | Tutte le surreali e sorprendenti storie brevi di KOREN SHADMI



A volte gli incontri più belli avvengono per caso. Così, un giorno ero a fare acquisti sul sito di Edizioni NPE; e poco prima di chiudere l’ordine, come d’abitudine, mi vennero proposti alcuni titoli scontatissimi. Tra di essi, vi era questo volumone di racconti brevi a fumetti di Koren Shadmi: intitolato semplicemente, ma significativamente, Crudeltà. Koren Shadmi – apprendevo – è un autore israeliano trapiantato negli USA, un artista eclettico dal curriculum di grande rilievo, vantando pubblicazioni su testate che vanno dal New York Times a Playboy, da The Wall Street Journal a Wired, eccetera eccetera. Di Shadmi l’editore NPE ha già pubblicato altri interessanti titoli (i graphic novel Abaddon, liberamente ispirato ad A porte chiuse di Jean-Paul Sartre; e Rise of the Dungeon Master, la biografia grafica di Gary Gycax, il creatore di Dungeons & Dragons: li cercherò, li comprerò, li leggerò!), mentre Crudeltà raccoglie tutti i suoi brevi racconti degli esordi, peraltro in una veste editoriale lussuosissima: quando effettuai la scelta, ed infine l’ordine, non mi aspettavo un cartonato così massiccio ed elegante!

Ebbene, ignoranza mia, di questo grande autore non sapevo praticamente nulla. Così questa acquisizione casual mi ha aperto gli occhi, e soprattutto la mente, su un mondo magnificamente visionario e insieme concretissimo. Un mondo dove il fantastico – il weird, il grottesco, l’onirico, il patologico – si mescola con l’ordinario, focalizzandosi su quest’ultimo nel portarne a galla le pulsioni erotiche e psichiche più profonde e oscure. Siamo dalle parti di un personalissimo realismo magico, o meglio ancora di un surrealismo urbano
ai confini della realtà quotidiana. Tessuto di lucidi deliri dei sensi, e segnato dall’infelicità come destino maledetto nelle relazioni sentimental-carnali. Prendendo a prestito un genere cinematografico, con forti suggestioni body horror peraltro!

Stilisticamente, i disegni di Koren Shadmi, qui particolarmente altalenanti, non sono forse quelli che amo di più al mondo: ma queste sono le sue opere da esordiente appunto; e sono molto curioso di vedere come abbia poi saputo evolvere il suo tratto in seguito (già in Rete ho visto cose che mi sono piaciute parecchio). Mentre invece la sua capacità di sintesi e organizzazione delle tavole in relazione al racconto, già nelle storie di questo volume, è qualcosa di impeccabile e assolutamente ammirevole.

Crudeltà, interamente in B/N, è costituito da 21 racconti più il reportage a fumetti di un viaggio dell’autore a Pechino, peraltro non meno allucinante di certi suoi racconti: il tutto per la bellezza di 424 pagine! Ho scelto tre storie in particolare da presentarvi come “assaggio”. Trattandosi di racconti brevi, che poggiano spesso su un colpo di scena finale, ve li dovrò necessariamente
SPOILERare. Siete avvisati!


Tavola dal racconto Crudeltà.


Per esempio, ne Il guardone Shadmi descrive la vita quotidiana di un voyeur patologico. Chiuso nel suo appartamento si sposta da una finestra all’altra, ad orari ben precisi, per poter osservare le sue belle vicine che svolgono faccende private, e poterne annotare con maniacale precisione i dettagli fisici con l’ausilio di un registratore vocale. A causa delle differenti angolazioni, tuttavia, l’inquietante personaggio può scorgere solo una limitata porzione di queste donne: di una le gambe, della seguente le braccia e la bocca, di un’altra ancora un seno riflesso in uno specchio, e così via.

La dimensione della sua parafilia ci viene svelata in tutta la sua grottesca enormità solo allorché, nel finale, in un sogno egli sogna di rincorrere e amoreggiare con una donna-patchwork incompleta, data dalla mera somma dei differenti dettagli delle sue vicine. All’appassionata dichiarazione d’amore dell’uomo, la “donna” risponde articolando suoni incomprensibili.



Ancora la perversione è al centro del fulminante Nonno Minolta. Un anziano, con una altrettanto vecchia fotocamera al posto della testa, sembra passare le giornate seduto sulla sua poltrona, svolgendo attività normalissime quali per esempio leggere un giornale. Questo mentre “sorveglia” la sua graziosa nipotina che gioca, talvolta inquadrandola silenziosamente e lasciandosi scappare un disturbante <ka-klik!>. La reale natura di tali “scatti” si rivelerà alla ragazzina, oramai cresciuta, solo alla morte del nonno: quando il suo gonfio, saturo ventre infine esplode, rivelando una quantità enorme di foto e rullini interamente dedicati alla nipotina, “amata” in un modo decisamente poco ortodosso…

Concluderei la mia piccola selezione con l’ugualmente breve ma surrealissimo Conosci te stesso. Interamente senza testi, è la storia di una giovane annoiata che gioca letteralmente coi propri organi interni, asportandoseli dall’ombelico senza problemi. Questi, con faccine sorridenti come personaggi di un cartoon per bambini, iniziano a danzare in fila, gocciolanti di sangue, intorno alla loro proprietaria; che divertita li accompagna battendo le mani.

Infine, la ragazza tossisce e muore, vegliata tristemente dai suoi amichetti. The End!




Nei racconti brevi di Koren Shadmi in Crudeltà conoscerete altri, e non meno assurdi e impressionanti personaggi & situazioni. Ragazze senza testa, teste megalomani, scrittori che vomitano doppi insettoidi, donne cyborg, donne radioattive, viaggi allucinanti degni di Magritte, e tanto altro ancora.

A voi il piacere di perdervi in questi incubi deliziosi. Buona lettura!







CRUDELT
À di Koren Shadmi, volume unico
Edizione italiana 2020 NPE.

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