SAINT SINNER | A caccia di meretrici infernali con Clive Barker!



Anno Domini 1815. Tomas Alcala (Greg Serano) e suo fratello Gregory (Antonio Cupo) sono due novizi dell’ordine di Damasco nel nord-ovest del Pacifico. Tomas appare decisamente uno spirito libero un po’ vago e ingenuo, che finisce coi coinvolgere il fratello nella visita di una stanza proibita del monastero, dove sono raccolti fior di artefatti occulti. 

Proprio Gregory, che sembrava il più cauto dei due, prende infine in mano quella che ritiene una bellissima scultura sferica. Improvvisamente la mano del ragazzo viene come risucchiata dalla scultura, che si anima e inizia a mutare mentre ne strappa e divora il braccio.


Ricevere una mano, e prendersi il braccio con tutta la spalla. Letteralmente.
Anche se il fermoimmagine evoca tutt'altro, ok... ^^'


Inavvertitamente i due ragazzi hanno liberato due potenti succubi: Munkar (Mary Mara) e Nakir (Rebecca Harrell), dall’aspetto di sensuali ragazze, benché inquietanti e piuttosto viscide (letteralmente. Sembrano sempre aver appena fatto un threesome con Slimer). Sfruttando una Ruota del Tempo, saggiamente conservata dai monaci in una stanza gremita da demoni intrappolati, le due creature fuggono nel futuro del ventunesimo secolo, cioè il nostro presente. Mentre Gregory, inutilmente soccorso, esala l’ultimo respiro.

Afflitto dai sensi di colpa, Tomas si reca a sua volta nel futuro, armato del pugnale di San Nicodemo, unica arma in grado di uccidere le due provocanti demonesse. Mentre queste irretiscono uomini e ne fanno strage, succhiandoli ma in un modo assai poco piacevole, proprio il povero Tomas finirà primo sospettato di quegli orribili omicidi…


Slurp!


Il DVD di Saint Sinner giaceva da tempo inerte in una delle mie “colonne delle eterne future visioni”, non dissimilmente dagli artefatti del monastero; un disco acquistato a suo tempo per una mollica di pane in non ricordo bene che mercatino, che da eoni attendeva di essere liberato. Ebbene, questo TV movie di SyFy (all’epoca Sci Fi Channel) da una storia da Clive Barker (il titolo è lo stesso di una sua serie a fumetti degli anni Novanta, ma non credo c’entri nulla), si è rivelato una piacevolissima sorpresa. Un film che mescola fantasy, body horror, viaggi nel tempo e crime, con influenze che vanno da Cronenberg ad Alien passando per Frank Henenlotter; riuscendo più che dignitoso formalmente, grazie alla regia di Joshua Butler, ex cineasta indipendente passato alla televisione, e a un adattamento del soggetto di Barker tutto sommato discreto. Anzi, capace persino di graffiare in alcuni passaggi!

La storia in sé stessa non è nulla di incredibilmente nuovo, ma funziona e permea di discreta credibilità questo antieroe barkeriano – Tomas – sospeso tra peccato e virtù, tra colpa e redenzione. Giunto nel nostro mondo, dopo essere stato braccato dalla polizia troverà una simile, un’alleata e forse qualcosa di più proprio nel detective Rachel Dressler (Gina Ravera), personaggio che a sua volta deve fare i conti con un profondo senso di colpa.




Manco a dirlo, il piatto forte del film è rappresentato dalle sequenze inerenti le due succubi. Le interpreti sono piuttosto efficaci nel rendere il grottesco e deviato fascino sensuale delle due demonesse, nonché il loro “carattere” bipolare e fanatico. Buoni inoltre gli effetti speciali, in buona parte practical effects vecchia scuola, a cura dell’esperto Patrick Tatopoulos e la sua crew: non mancheranno mummie, "insaccati", fludi e insetti disgustosi, ventri squarciati, e via discorrendo. Alcune sequenze sono veramente gustose, e fanno somigliare tanto 
Saint Sinner a un filmaccio da cassetta anni Ottanta/Novanta arrivato tardi. E ovviamente, il mio vuole essere un complimento.

Nel Web si leggono molti commenti del genere “si poteva fare di più”. Forse è vero, particolarmente nella rappresentazione della sessualità perversa delle due succubi – dove ci si è spinti solo sino a un certo punto – c’erano i presupposti per spaccare con maggiore cattiveria… ma una buona volta impariamo a guardare il bicchiere mezzo pieno. 




Saint Sinner è un godibile film minore da Clive Barker, che con tutti i suoi limiti e dietti ha un certo fascino retrò, la capacità di giocare tra differenti dimensioni della fiction, e dell’ottimo gore vecchia scuola. E per un misconosciuto film televisivo, non mi sembra affatto poco. 

Consiglio Saint Sinner soprattutto agli appassionati di B movie horror, e ovviamente ai fan completisti dell'osceno universo distorto del Maestro inglese.




SAINT SINNER (Canada/UK 2002) 
Regia di Joshua Butler
Sceneggiatura di Doris Egan e Hans Rodionoff
Storia di Clive Barker
CAST: Greg Serano (Tomas Alcala), Gina Ravera (Rachel Dressler), Mary Mara (Munkar), Rebecca Harrell Tickell (Nakir), Art Hindle (Morgan Rand), Antonio Cupo (Fratello Gregory), Jay Brazeau (Abate), William B. Davis (Padre Michael), Linda Darlow (Sorella Stephen).








 
 




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