MANGA VIBE nr. 1 | La prima rivista manga tutta italiana!




Esce questo mese in edicola il primo numero di Manga Vibe, una rivista di fumetti che la stessa casa editrice Shockdom definisce, nel suo editoriale, "un'esperimento, una scommessa, una vera e propria sfida". Sì perché i fumetti presentati in Manga Vibe sono tutti manga italiani: una realtà - prosegue l'editoriale - ormai consolidata nel nostro Paese, e riconosciuta anche in Giappone. Leggendo nelle bio degli autori (in gran maggioranza autrici, altro azzardo interessante in un Paese spesso "conservatore" come il nostro) si scoprono collaborazioni e premiazioni di tutto rispetto, e persino nel Paese del Sol Levante.

Il concetto di "manga italiano" fa spesso storcere il naso a molti lettori. I quali ritengono che la parola manga (lett. "immagini senza scopo, oziose") indichi un "modo" di fare fumetto, uno "stile", una "scuola" o giù di lì, culturalmente e geograficamente localizzato, per alcuni in maniera quasi necessaria e irriducibile, in quel di Giappone. Il discorso è in verità più complesso: il fumetto giapponese, indubbiamente caratterizzato da alcuni aspetti propri, coerenti e ricorrenti (affermatisi nel tempo; e non così semplici da individuare ed elencare definitivamente), è a sua volta una realtà molto flessibile e varia, ovviamente influenzata anche da fonti esterne alla penisola nipponica (e questo sin dalle origini: si pensi al celeberrimo caso di un autore fondante come Osamu Tezuka, grande appassionato dell'opera di Walt Disney). E che tale modo di fare fumetto, o almeno alcuni suoi tratti riconosibili non siano assolutamente a loro volta esportabili, appare evidentemente un'esagerazione ingiustificata.

In estrema sintesi: che una forma d'arte apprezzata circoli al di là dei confini geografici di origine, non è nulla di strano o grave. Tutt'altro. Ed è significativo che la credenza opposta metta d'accordo campanilisti ed esterofili: gli opposti estremi di un modo di generalizzare parimenti fallace.

Occupandomi soprattutto di cinema, non posso fare a meno di notare come nell'Italia della settima arte esistano, tranquillamente accettati, anzi apprezzatistoricizzati, filoni come il gotico all'italiana, il giallo all'italiano, o lo spaghetti western, che nei loro nomi tradiscono più o meno apertamente un'origine derivativa da modelli esteri. Alla luce di tutto questo, il problema con il "manga italiano" è semmai un altro: chiedersi, cioè, se possa offire un contributo sufficientemente originale al mondo del fumetto, come hanno fatto a loro tempo gli autori delle succitate tradizioni cinematografiche. Tra i quali spiccano, tra i tanti, anche Maestri indiscussi come i registi Mario Bava, Dario Argento (quello dell'epoca d'oro) e Sergio Leone.


La prima tavola di Arkadian Oikos di AlexViva.


Ovviamente, in tal senso è impossibile dare un giudizio netto, soprattutto dopo aver letto solo il primo capitolo di ciascuna delle sei opere presentate in Manga Vibe: quanto cioè il primo volume attualmente disponibile offre. Per ora, posso dire che questa rivista contenitore di shonen fantasy made in Italy (terzo azzardo: una rivista contenitore nel panorama editoriale italiano odierno!) è interessante, si legge gradevolmente, e senza nulla che mi abbia fatto gridare al genio si presenta come un prodotto editoriale solido e concreto. Un'operazione tutt'altro che velleitaria, che merita senz'altro un'opportunità. 

Ma vediamo brevemente i manga pubblicati su Manga Vibe:


AFTER LIFE di Luca Molinaro e Ninfadora

Un ragazzo si risveglia misteriosamente in una foresta oscura, e viene salvato da un abile samurai dalle mostruose e fameliche creature che la infestano. Titolo forse un po' spoiler (ma che fa ben sperare sulla realtà del contesto) per una nuova opera di Luca Molinaro, il noto youtuber Mangaka96. Ai disegni Ninfadora (Mara Artiglia) di cui apprezzo lo stile concreto, elegante e colto - capace d'infilarti una bella citazione da Goya (Saturno che divora i suoi figli), per esempio. L'azione poi è ben resa.


ARKADIAN OIKOS di AlexViva

Affascinato dalla formazione archeologica di AlexViva (Alessia Vivenzio), che spero di vedere esplodere nei futuri capitoli di quest'opera, sospesa tra il nostro mondo e uno decisamente fantasy. Al centro della storia una hikikomori, che dopo una disavventura piombatele direttamente in casa (non così sicura, nevvero?) scoprirà di nascondere un segreto. Molto vivace.


SAHAAM di Elena Toma

Un fantasy puro, senza apparenti connessioni con il nostro mondo. In questa realtà un tempo coesistevano due popoli, sinché uno non sottomise l'altro. Tuttavia, un giorno arrivò un Re armato con un arco magico, e pose fine alla tirannia dei dominatori... sterminandoli. Nel tempo presente, questi - ritenuti estinti - sembrano esseri riapparsi, e ben poco disposti alla sottomissione.
Mentre gli eventi precipitano, un gruppo di giovani - tra i quali i protagonisti della nostra storia - sono impegnati in una prova di caccia, che li inizierà all'età adulta. 
Interessante e sinora ben costruito: ma qui più che in altri casi occorre attendere gli sviluppi dei prossimi episodi, per capire dove la serie andrà a parare.


SHARKBOY di Kitsune Yoru

Un'altra realtà, una lotta tra popoli zoomorfi. E un guerriero sconfitto che viene relegato sul nostro pianeta, qui aiutato da una ragazza solitaria e bullizzata. 
In questo manga di Kitsune Yoru (Noemi Pentassuglia) si possono apprezzare, già in questo primo episodio, azione e gag divertenti. C'è più confusione che altrove forse, ma anche carattere e ispirazione.


Il protagonista di Sharkboy di Kitsune Yoru.


SHINGAN di Ivana Murianni e Rossella Gentile

Ancora un mondo fantasy, stavolta colpito da una sorta di maledizione che si manifesta nell'aria - elegantemente introdotta dallo spettacolo di un marionettista. In questo primo episodio s'incontrano (e si scontrano. Quasi cit.) i due protagonisti: un ragazzo di un villaggio, che nasconde un qualche segreto (vedrete); e una ragazza di più nobile lignaggio, dotata di poteri magici. I due, da tradizione, presentano caratteri decisamente contrapposti.
Questo episodio è forse quello che scivola via meglio, in tutta la rivista. Dispiace che s'interrompa, vorresti saperne di più. Tavole ben strutturate, i disegni oscillano un po', a volte molto belli (un primo piano curatissimo della ragazza, disperata, da mettere in cornice), a volte più grezzi e abbozzati. Però queste due autrici hanno decisamente la mia attenzione.


ZARA X2 di Talita

E Manga Vibe si conclude alla grande con il primo episodio di questa serie, ambientata in un’Italia distrutta da un’epidemia di infetti cannibali! Già proposta in passato in un’altra veste, Zara X2 è la prima opera a episodi di Talita (Talita Riberi). Il suo protagonista è un giovane giornalista italiano, Luca Parisi, sopravvissuto perché all’epoca del disastro si trovava all’estero. Ora Luca torna in Patria, secondo i suoi programmi solo provvisoriamente per un articolo, ma…
Interessante, e molto ben realizzato graficamente.


Insomma, non c'è affatto da annoiarsi con questa rivista, che per ora ha cadenza bimestrale. Forse in Manga Vibe gioverebbero delle rubriche di approfondimento: per esempio per presentare il manga italiano (o più ampiamente, l'euromanga - o manga europeo) soprattutto ai nuovi lettori. Invece si è preferito dare spazio esclusivo ai fumetti pubblicati.

Ma ancora siamo al numero 1. Vedremo come questo affascinante "esperimento" di Shockdom saprà evolvere nel tempo!





MANGA VIBE nr. 1, AA.VV.
Rivista bimestrale di manga italiani
Febbraio 2021, Shockdom.

ACQUISTA
Link sponsorizzato: se comprerete su Amazon da questo link, a voi non cambierà assolutamente nulla. Mentre io riceverò una piccola (ma davvero piccola!) percentuale, che utilizzerò per far crescere il mio blog, nell'ottica di offrirvi contenuti sempre migliori.

Commenti

Post popolari in questo blog

I MITCHELL CONTRO LE MACCHINE | Una famiglia naturalmente eccentrica salverà il mondo?

GODZILLA VS. KONG | Spettacolari battaglie fra titani dai piedi d’argilla

[X-MEN] MAGNETO: TESTAMENTO | Un mutante Omega forgiato nell’inferno della Storia